DIY Recesky TLR: una toycam fai-da-te (Murphy permettendo)

Riporto il post sulla Recesky, pubblicato qualche giorno fa sul mio blog!

Finalmente la mia odissea con la Recesky è finita! Per chi non lo sapesse, la Recesky TLR è una biottica cinese (TLR vuole dire Twins lens reflex) completamente in plastica, che arriva a casa con il kit fai-da-te. Insomma, è una roba nerd: nella scatola, ci sono tutti i pezzi, le vitarelle e le lenti da montare seguendo le istruzioni.

Perchè parlo di “odissea”? Ora vi racconto come è andata …

Conoscevo il kit di costruzione della Recesky già da qualche tempo, ma avevo sempre cercato di ignorarla (occhio non vede, cuore non duole), fino a circa un mese fa, quando mi è capitata sotto agli occhi per caso. Il fatto che costi davvero poco (9-15 euro su ebay), me l’ha fatta piacere ancora di più e ho deciso di regalarmela. L’ho comprata da un tipo che chiamerò il “cino-fiorentino-tedesco-inglese” perchè diceva di spedire da Firenze, di vivere a Londra ma mi ha scritto in tedesco. Mh (…). Tuttavia, è arrivata a casa dopo circa una settimana di attesa e, tutta contenta, ho cominciato ad assemblare i pezzi.

Ero lì, con il mio cacciavitino in mano, orgogliosa di riuscire a interpretare le istruzioni in inglese (che, secondo me, hanno tradotto con Google), quando arriva il momento di montare l’otturatore. “Bene – ho pensato – sicuramente questa è la parte più difficile, vediamo di concentrarci”. Seguivo le istruzioni con cura, anche se c’era qualcosa che non mi quadrava: il pezzo del meccanismo dell’otturatore che avevo in mano mi sembrava più corto rispetto a quello che vedevo in figura.

Ed ecco che, all’improvviso, Murphy si fa vivo. Sì, Murphy. Quello della legge. Come molti di voi sapranno, la legge di Murphy è una teoria molto quotata, secondo la quale: “se qualcosa può andare storto, lo farà“. Nel mio caso, il kit della Recesky che mi era arrivato a casa (spedito da un cino-fiorentino-tedesco-inglese) avrebbe potuto avere delle parti difettose e *effettivamente* ce le aveva.

Grazie Murphy, ti voglio bene.

E così, ho scritto al cino-fiorentino-tedesco-inglese, mandandogli la foto del pezzo difettoso, che ancora non vi ho mostrato. Eccolo qui, il maledetto:

Qui è più chiara la differenza tra come doveva essere e com’era il mio:

Vedete che mancano solo pochi millimetri per far sì che la levetta azioni il meccanismo per aprire e chiudere l’otturatore? Ecco. Poi uno dice che le dimensioni non contano. Morale della favola, la mia Recesky praticamente era inutilizzabile e il cino-fiorentino-tedesco-inglese, probabilmente commosso dalla mia sfortunata vicenda, mi ha rimborsato.

Ok, ma cosa me ne facevo ormai di una Recesky monca? Così ho deciso di riprovarci, comprandola sempre su ebay, ma stavolta rossa. HA! Alla faccia di Murphy!

Oh, finalmente. C’è voluto un mese ma alla fine è arrivata dalla Cina, con furore. Mi sono rimessa subito all’opera e, con grande soddisfazione, ho appurato che l’otturatore finalmente funzionava a dovere, guardate un po’:

shutter

Ho continuato a costruire la macchina sempre più entusiasta, avvitando e incastrando tutto quello che dovevo avvitare e incastrare. La parte più difficile, in realtà, non era l’otturatore ma montare le due lenti. Devo ammetterlo, in quel momento mi è sfuggita qualche brutta parola.

Dopo un’oretta circa, eccola qui, in tutto il suo splendore:

Non ho fatto un tutorial perchè ce n’è uno molto dettagliato e le istruzioni del manuale, nonostante l’inglese “gugolato“, si riescono a seguire soprattutto grazie alle immagini. Può capitare, però, che in alcune confezioni il manuale sia scritto in cinese. Se non lo masticate (…), scaricatevi questo pdf:

Recesky_TLR_English-Manual

Tuttavia, volevo dare qualche informazione sulla macchina e raccontarvi le mie impressioni. Prima di tutto, la Recesky è chiamata anche “Gakkenflex Clone”, poichè è praticamente uguale alla biottica Gakkenflex, che ora non si trova più. Queste sono le caratteristiche tecniche:

  • diaframma: f/11
  • otturatore: 1/125
  • possibilità di esposizioni multiple
  • Messa a fuoco: da 50cm a infinito
  • Pellicola 35mm / 24 pose
  • foro per treppiede

Non ho idea di quale lunghezza focale sia la lente (forse 35mm?). Come in tutte le TLR, la lente superiore è quella che inquadra e mette a fuoco ma è  la lente inferiore quella che cattura l’immagine. Come ho detto prima, montare le due lenti è stato un po’ complicato, ma poi ho capito che dovevo far combaciare due minuscoli puntini e avvitare (ed ecco spiegata la causa delle imprecazioni).

Dal pozzetto, la messa a fuoco non è proprio semplicissima. Ho notato che è preferibile che ci sia molta luce, in modo da vedere bene cosa si sta facendo. Devo ammettere, però, che guardare e riuscire a mettere a fuoco dal quel pezzo di plastica è davvero bizzarro!

C’è un piccolo diaframma (f/11) che, in casi di scarsa luce, può essere eliminato. Sono un po’ perplessa su questo punto: secondo loro, dovrei perdere tempo a mettere e togliere il diaframmino, smontanto e rimontando le lenti tutte le volte? Non so. Inoltre, per chi se lo stesse chiedendo, la Recesky non è dotata di posa B. Pare, però, che ci sia un metodo. Guardate qui:

bulb

Con la mia Recesky, però, non ci riesco. Pazienza.

Sulla confezione è scritto che la pellicola deve essere di massimo 24 pose, ma voglio comunque provare con una di 36, sperando di non distruggere nulla. Il “contapose” non è altro che una freccina che va controllata mentre si fa avanzare la pellicola. Basta che faccia mezzo giro e potete fare lo scatto successivo. Ovviamente il conto delle pose ve lo dovete tenere da soli. Il difetto principale della Recesky, a mio parere, è la mancanza di un pressa-pellicola. Tuttavia, esercitando un po’ di pressione sul dorso della macchina mentre si fa avanzare, si risolve in parte il problema.

Mentre assemblate i vari pezzi, ricordatevi di non stringere troppo le vitine. Soprattutto, ricordatevelo quando montate l’otturatore poichè, se le viti sono troppo serrate, rischiate che non si apra per niente. Inoltre, fate attenzione a quando incastrate i vari pezzi per evitare fastidiosi lightleaks, cioè le infiltrazioni di luce. Se potete, cercatevi un cacciavite con la punta magnetica, eviterete ulteriori imprecazioni. Per il resto, divertitevi a scoprire come funziona una biottica! Io l’ho trovato davvero molto istruttivo.

(Sono nerd senza speranza, vero? Non rispondetemi … )

Ecco finalmente il mio rullo di prova. Le foto sono brutte, ma mi interessava semplicemente capire se la macchina funzionava e verificare la presenza di qualche infiltrazione. Ho usato una Ferrania 100 ISO da 16 pose, ma ne ho ricavato solo 8 foto perchè ho fatto avanzare troppo la pellicola!

Fuoco a 50cm
Fuoco a 50cm
Fuoco a infinito
Fuoco a 1mt ca.
Fuoco toppato.

Beh, ma che soddisfazione, gente! Quando ho visto i risultati, non volevo crederci che un oggettino di plastica costruito con le mie manine potesse funzionare! Apprezzo molto la resa da vera toycamera, con la vignettatura e i colori accesi. Non vedo l’ora di utilizzarla come si deve!

Vi lascio con il video-tutorial di questo tipo strano che è riuscito a mettere la slitta-a-caldo per il flash:

hacking

MURPHY? PRRRRR!!

Silvia – Holga my dear

9 pensieri su “DIY Recesky TLR: una toycam fai-da-te (Murphy permettendo)

  1. devilkawa

    Bell’articolo complimenti!!!La foto con la spirale ( si chiamera’ cosi non ricordo pu’…)mi piace!!!

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  2. mariano

    Eccezionale,
    complimenti per la tenacia, le foto ti ripagano, è vero non sono “tecnicamente” perfette, ma sono il frutto della pianta dell’amore!!!

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  3. giorgio

    ciao, veramente esaudiente… anche se preferisco la mia lubitel 166.
    comunque ti posto questo commento solo x dirti che col mio firefox vedo il bannerino di fb, twitter e c, costantemente sulla sinistra e mi impedisce di leggere il blog… qualche errore nell’html?
    comunque bel blog…
    ciaoo

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